In scadenza a cui vanno aggiunti ben 13 altri obblighi fra comunicazioni e dichiarazioni varie. Siccome la scadenza principale è costituita dai versamenti dovuti sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 nella stragrande maggioranza dei casi a tali versamenti e adempimenti vanno aggiunti anche quelli di natura previdenziale per tutti coloro che risultano iscritti ad una delle gestioni di competenza. Senza considerare che a tutt’oggi entro il 30 giugno prossimo risulta ancora previsto l’invio della famigerata autocerticazione sugli aiuti di Stato dell’era Covid, di cui al provvedimento direttoriale del 27 aprile scorso, nonché la pubblicazione nel bilancio ordinario o nel sito internet degli aiuti ricevuti nel 2021 sulla base di quanto previsto dalla legge n. 124/2017 . Per molte società di capitali il 30 giugno rappresenta anche la dead line entro la quale convocare l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre2021. Per la stragrande maggioranza dei contribuenti in regime forfetario, il 30 giugno prossimo rappresenta invece l’ultimo giorno di fatturazione analogica. Dal 1° luglio per tali tipologie di contribuenti scatterà infatti l’obbligo di emissione della fatturazione elettronica per e-etto delle disposizioni contenute nell’articolo 18 del DL 36/2022. Consultando il sito internet dell’Agenzia delle entrate nella sezione dedicata allo scadenzario scale, in corrispondenza del 30 giugno 2022 si apre un menù a tendina che indica, per tipologia di adempimento, la relativa scadenza. In relazione ai versamenti di tasse e tributi vari da effettuare entro tale data, l’applicazione in oggetto ne indica ben 61 raggruppati per tipologia. All’interno di questi spiccano i versamenti dovuti a saldo 2021 o come primo acconto 2022 per l’Irpef, per l’Ires e per l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Anche l’iva è presente fra le scadenze di pagamento del 30 giugno. Nello specifico si tratta del versamento, in unica soluzione o come prima rata, del saldo IVA relativo al 2021 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2022- 30/06/2022. Spiccano, in ne, ben 25 imposte sostitutive da versare entro il fatidico 30 giugno fra le quali: l’imposta sostituiva dovuta dai contribuenti in regime forfetario e in regime dei minimi, la cedolare secca sulle locazioni e le imposte sostituti vi e sulle rivalutazioni e riallineamenti. Fra gli adempimenti scali in scadenza al 30 giugno il sito internet dell’Agenzia delle entrate elenca poi 6 dichiarazioni fra le quali: la presentazione, in formato cartaceo, della dichiarazione dei redditi modello “REDDITI Persone Fisiche 2022” e della scelta per la destinazione dell’otto per mille, del cinque per mille e del due per mille dell’Irpef e la dichiarazione mensile degli acquisti di beni e servizi da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato effettuati dagli enti non soggetti passivi IVA e dagli agricoltori esonerati (Modello INTRA 12). Per quanto riguarda invece le comunicazioni scali in scadenza al 30giugno 2022l’applicazione delle entrate ne individua sei, tra le quali troviamo: la comunicazione annuale all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contratti di locazione breve di cui ai commi 1 e 3 dell’art. 4 del D.L. n. 50 del 2017 conclusi per il loro tramite nell’anno precedente e la comunicazione mensile all’Anagrafe Tributaria dei dati riferiti al mese precedente da parte degli operatori finanziari. Tornando alla famigerata autocerticazione sugli aiuti di Stato occorre ricordare che, proprio oggi, la sezione IITer del TAR del Lazio esaminerà l’istanza di sospensiva del provvedimento direttoriale del 27 aprile 2022, sulla base del ricorso presentato congiuntamente da varie associazioni sindacali, da liberi professionisti e operatori economici.
A cura di Studio Manetti Consulting